venerdì 8 aprile 2016

Tiramisù senza zucchero

Ricetta del classico tiramisù ma senza zucchero e con il nostro dolcissimo miele di Acacia Bio.

Ingredienti:
-  250 g di mascarpone
- 2 uova
- 60 g di miele di acacia (circa 2 cucchiai colmi)
- caffè
- marsala
- pavesini o savoiardi (come si preferisce)
- cacao amaro


Svolgimento:
Preparare il caffè e lasciarlo raffreddare a parte, aggiugere un po' di marsala (a piacere).
Dividere i tuorli dagli albumi,
Mescolare i tuorli con in miele con una frusta, aggiungere il mascarpone e mescolare bene, se necessario usare una frusta elettrica.
Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale e aggiungerli alla crema al mascarpone con un cucchiaio di legno mescolando delicatamente dall'alto verso il basso.
Procedere prendendo una pirofila, facendo uno strato di pavesini bagnati velocemente nel caffè e facendo uno strato con la crema finché non si finisce la crema, infine cospargere di cacao amaro.
Conservare in frigorifero e servire freddo.

Il nostro miele biologico prodotto nell'alta Toscana lo puoi acquistare online nel sito Lunezia Cosmetics

Per questa ricetta si può utilizzare anche del miele millefiori.

mercoledì 6 aprile 2016

Torta soffice al cacao con glassa al limone

Ecco una ricetta per la classica torta al cacao ma senza zucchero e senza glutine....irresistibile!



Ingredienti:
- 300 g di farina mix it senza glutine
- 55 g di cacao amaro
- 240 g miele di acacia biologico
- 200 g di latte
- 25 g di burro
- 3 uova
- 1 bustina di lievito per dolci

Per la glassa
- limone biologico
- zucchero a velo

Svolgimento:
Mescoalre la farina con il cacao ed il lievito.
In un pentolino scaldare il burro ed il latte, far raffreddare e successivamente aggiungere il miele e mescolare bene.
Unire le uova alle farine mescolando con una forchetta ed infine aggiungere il composto col miele.
Se necessario usare una frusta elettrica per eliminare i grumi.
Versare il tutto in una teglia media con carta forno.
Infornare a 180° per circa 45 min.

Nel frattempo preparare la glassa, miscelando 2 cucchiai di succo di limone con circa 100 g di zucchero a velo e formare una crema morbida, quando il dolce si sarà raffreddato versare la glassa e ricoprire la parte superiore con l'aiuto di una spatola.
Aspettare che si solidifichi prima di servire.




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mercoledì 23 marzo 2016

Torta pasquale al miele

Prima prova per un dolce che vorrebbe essere simile alla colomba pasquale ma senza glutine e senza zucchero, solo col miele di acacia!
Molto ben riuscito, morbido, profumato e con una glassa al miele.



Ingredienti:
- 205 g di farina senza glutine (mixit)
- 15 g di farina di tapioca
- 7 g di lievito secco (una bustina)
- 1 cucchiaino da te' raso di gomma di guar
- 2 uova e un tuorlo
- 120 g di latte intero (a temperatura ambiente)
- 90 g di burro
- 95 g di miele di acacia bio
- scorza di un limone bio
- 70 g di uvetta (a piacere)

Ingredienti per la glassa:
- 1 albume
- 2 cucchiai di miele di acacia bio
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
- 1 manciata di mandorle intere
- 1 pizzico di sale

Svolgimento
Far sciogliere il burro in un pentolino e far raffreddare.
In un altro contenitore unire le due farine con il lievito e la gomma di guar.
A parte sbattere 2 uova con il tuorlo, il sale e il miele di acacia. Mescolare con una frusta per miscelare il miele con le uova.
Versare il composto di uova e miele assieme alle farine e al latte.
Mescolare bene con una frusta elettrica per evitare la formazione di grumi ed infine aggiungere il burro.
Accendere il forno a 25° circa e mettere il composto a lievitare per circa 1 ora.
Mettere in ammollo l'uvetta.
Dopo la prima lievitazione aggiungere l'uvetta scolata e asciugata bene e rimettere a lievitare per un altra ora.
Preparare uno stampo rivestito da carta forno e dopo la seconda lievitazione versare il composto all'interno.
Far lievitare per la terza volta fino al raddoppio dell'impasto.
Preparare la glassa sbattendo con un frullatore elettrico l'albume ed il sale fino a formare una crema morbida, unire lo zucchero ed il miele e mescolare ancora.
Versare la glassa sopra al dolce avendo cura di non schiacciare l'impasto (evitando di tenerlo fuori dal forno per troppo tempo) e infine aggiungere le mandorle.
Far lievitare ancora qualche minuto e passato il tempo necessario alzare il forno a 160° e infornare per circa 50°.




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mercoledì 13 gennaio 2016

Mele cotte al miele

Un dolce "coccola" che non fa ingrassare....

Ingredienti:
- 4 mele biologiche
- miele di castagno biologico q.b.
- cannella in polvere q.b.

Svolgimento:
Lavare le bene le mele, togliere il torsolo con uno scavino e metterle in una pirofila, mettere un cucchiaio di miele all'interno di ogni mela e spolverare di cannella.
Cuore in forno a 200° per circa 30-40 minuti, cuocere più o meno a piacere, a seconda di come preferite la cottura.
Gustare calde o fredde.
 
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Un dolce rimedio contro l'insonnia...


 
Una storia antica quella del miele, antica come la notte.
Per millenni è stato usato per le sue proprietà alimentari e curative, ricco di zuccheri semplici direttamente assimilabili dall'organismo e di preziose sostanze come sali minerali, vitamine, oligoelementi, vitamine, enzimi, sostante antibiotiche e disinfettanti, polifenoli (considerati antiossidanti naturali) e altri componenti che contribuiscono a accrescerne le proprietà curative.

Recentemente due ricercato scozzesi, rispettivamente un farmacista e un nutrizionista, Mike e Stuart McInnes, hanno avvalorato con i loro studi quello che nella tradizione popolare era già noto: tra le proprietà di questo eccellente alimento c'è anche quella di agevolare il sonno.

Qual'è il rapporto tra miele e insonnia?


Fondamentalmente la sostanza agisce su due fronti:


 Il miele promuove la produzione di melatonina.
È un alimento che veicola il triptofano, un amminoacido essenziale per il nostro organismo che deve essere assunto attraverso gli alimenti e viene convertito dal corpo in serotonina, favorendo il rilassamento.
In assenza di luce, al buio, il cervello riceve lo stimolo necessario per convertire la serotonina in melatonina, l'ormone del sonno, quello che regola il ritmo circadiano dell'organismo svolgendo un effetto sedativo.


• Il miele riduce lo stress.
Per un sonno ristoratore è necessario che ci sia un accumulo di glicogeno adeguato, il glicogeno rappresenta una fonte d'energia importantissima per il metabolismo corporeo, ed è depositato soprattutto nel fegato.
Una caratteristica fondamentale del miele è la sua ricchezza di zuccheri semplici, il fruttosio e il glucosio che sono presenti in ugual misura.
Grazie a questa particolare composizione il miele, se assunto prima di dormire, aiuta a mantenere ottimale il livello di glicemia, evitando che durante la notte il fegato ne esaurisca le scorte, il cervello si attivi e vengano rilasciati ormoni dello stress come cortisolo e adrenalina.

In conclusione, uno o due cucchiai di miele prima di dormire, preso al naturale o sciolto anche semplicemente in un bicchiere di acqua tiepida, facilita una notte serena, non fa ingrassare ma anzi, mantenendo un sano metabolismo contribuisce ad eliminare anche i grassi in eccesso!

 
 
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martedì 12 gennaio 2016

Miele di castagno e formaggi

Ecco alcuni consigli su come abbinare il nostro miele di castagno biologico...
Il miele di castagno ha un gusto intenso con note di tannino con un dolce retrogusto di rovo che nelle nostre zone fiorisce insieme al castagno.
Il suo gusto rappresenta l'eccellenza per gli amanti del miele.


Si consiglia di usare il castagno con formaggi a media stagionatura come:

Caciotta, Caprino stagionato, Asiago, Grana o Parmigiano, pecorino semi stagionato, formaggio di fossa, Caciotta toscana, caciocavallo;

ma è molto interessante da provare anche con altri tipi di formaggi come il pecorino fresco e la ricotta fresca.

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domenica 10 gennaio 2016

Pancake morbidi al miele

Perfetti per una colazione super speciale!
Ingredienti:
- 120 g di farina              
- 25 g di Burro                                            
- 2 uova                       
- 200 ml di latte intero               
- mezza bustina di lievito per dolci                                             
- un cucchiaio di Miele di castagno o di acacia bio più quello per guarnire
- un pizzico di sale                
 
Svolgimento:
In un contenitore mettere i tuori d'uovo, il latte, il miele ed il burro fuso e mescolare bene; aggiungere poi la farina ed il lievito setacciati.
A parte mescolare con una frusta elettrica gli albumi con l'aggiunta di un pizzico di sale fino a creare una crema morbida.
Miscelare le due creme mescolando piano.
Scaldare una padella antiaderente a fuoco medio, sciogliere una noce di burro e versarvi un mestolo di composto; far cuocere 2 minuti per lato, dopo di che togliere dal fuoco e riporre in un piatto a parte.
Servire caldi cosparsi di miele bio.
 
A chi piace un gusto leggero consigliamo il miele di acacia bio dop; mentre a chi piace il gusto forte e deciso del miele consigliamo il nostro miele di castagno bio.
Entrambe le varianti sono da provare assolutamente!
 
 
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venerdì 8 gennaio 2016

Yogurt con miele di acacia e noci

Ecco una ricetta per uno yogurt compatto e cremoso al miele di acacia con un delicato aroma di vaniglia!

Ingredienti:
- 1 litro di latte intero fresco
- 2 cucchiai di yogurt bianco intero
- qualche goccia di estratto di vaniglia
- miele di acacia bio dop
- gherigli di noci
- termometro per alimenti
- contenitore di plastica ermetico

Svolgimento:
Scaldare il latte in una pentola di acciaio a fuoco lento, quando raggiungerà il bollore e si alzerà la panna, spegnere il fuoco e togliere la panna con un colino.
Riempire il lavello di acqua fredda e immergervi la pentola coperta con un piatto in modo che il latte si raffreddi in fretta; quando il latte avrà raggiunto la temperatura di 38° prendere il contenitore di plastica, mettere  all'interno qualche cucchiaio di latte, lo yogurt e l'estratto di vaniglia e mescolare bene, aggiungere il resto del latte, mescolare ancora e chiudere il contenitore.
Se abbiamo il caminetto o i termosifoni accessi, basterà tenere il nostro contenitore coperto da un canovaccio vicino alla fonte di calore per circa 8-10ore senza muoverlo; senno' puo' essere tenuto dentro il forno spento: accendere il forno a 50°, quando avrà raggiunto la temperatura mettere il contenitore all'interno (sempre con il canovaccio attorno, per mantenere tiepido lo yogurt), chiudere lo sportello e spegnere il forno. Lo yogurt deve stare al tiepido e senza correnti d'aria per far moltiplicare i fermenti.
Io preferisco preparare lo yogurt di sera cosi' da averlo pronto la mattina successiva.
Quando è pronto, riporlo in frigorifero e consumarlo in pochi giorni; con due cucchiai del nostro yogurt e un nuovo litro di latte fresco potremo preparare altro yogurt senza doverlo comprare nuovamente.
Preparare una tazza di yogurt con del miele di acacia bio dop e qualche noce per gustarlo al meglio!

 
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Latte e miele contro il mal di gola

Tosse, catarro, mal di gola? Latte caldo con miele, e il sollievo è immediato. 
Quante volte, da piccoli, mamme e nonne ci hanno curato con questo delizioso rimedio, capace, oltre che di alleviare il dolore alla gola e inibire gli attacchi di tosse, di indurre un sonno dolce come la bevanda?

Sicuramente il "mito" del potere calmante del latte del miele su tosse, laringiti, tracheiti, bronchiti e qualunque affezione della gola è stato un po' ridimensionato a causa dell'aumento delle intolleranze, soprattutto alle proteine del latte e al lattosio. Eppure si continua a preferire questo rimedio naturale ai vari sciroppi e mucolitici. Chiediamoci come mai.
La risposta è che, effettivamente, funziona
E ne abbiamo anche le prove scientifiche. Infatti i ricercatori israeliani dell'Università di Tel Aviv si sono presi la briga di testare l'efficacia sedativa (sulla tosse), e antinfiammatoria del miele usando cavie umane, ovvero bambini (ben 3mila) dell'età media di circa 2 anni e mezzo, tutti afflitti dalla tosse.
Il campione è stato diviso in due gruppi: ad uno è stato somministrato un cucchiaino di miele (10 grammi) di diverso tipo mezzora prima di andare a dormire, all'altro un altro prodotto diverso dal miele. A fine sperimentazione è emerso che i bimbi che avevano assunto il miele avevano avuto un netto miglioramento dei sintomi rispetto agli altri.

Il miele, infatti, è ricchissimo di sostanze antiossidanti che contribuiscono a controllare e ridurre le classiche infezioni da raffreddamento. Inoltre, la sua consistenza vischiosa e il gusto dolce inducono la salivazione e aiutano la fluidificazione del catarro. Ecco spiegato perché anche molti prodotti contro la tosse inseriscono il miele tra i principi attivi con proprietà sedative e mucolitiche.

Il latte caldo, poi, ha a sua volta un'azione calmante che potenzia quella del miele. Questo squisito e salutare connubio è da sconsigliare solo in caso di intolleranza o allergia al latte, ma si può sostituire egregiamente quest'ultimo  con un infuso alla camomilla o con un'altra tisana sempre con l'aggiunta del miele. Attenzione anche a chi soffra di diabete, perchè il miele ha un altissimo indice glicemico. Per tutti gli altri il "vecchio" rimedio della nonna contro la tosse e il catarro vale sempre!

Fonte: http://scienzaesalute.blogosfere.it/

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Tisana dimagrante con zenzero, limone e miele

Secondo uno studio condotto dall’Institute of Human Nutrition della Columbia University e pubblicato ad ottobre 2012, lo zenzero sarebbe in grado di limitare lo stimolo della fame, aiutando in questo modo chi voglia seguire una dieta a regime calorico ridotto. La ricerca citata ha valutato gli effetti di una bevanda calda a base di zenzero sul senso di sazietà, il consumo di energia e i fattori di rischio metabolici, secondo i risultati dello studio, grazie alla reazione termica che lo zenzero esercita sui cibi, il senso di sazietà sopraggiungerebbe a porzioni più ridotte, favorendo, in questo modo, un minore introito di cibo. Per questo motivo lo zenzero potrebbe essere un valido aiuto nelle diete per dimagrire.

Anche il limone ha delle straordinarie proprietà brucia-grassi, inoltre è efficace antinfiammatorio, il che si traduce anche in una regolarizzazione della funzionalità digestiva e intestinale.

Il miele oltre alle numerose proprietà che già conosciamo, ha un effetto stimolante nel metabolismo.


Ingredienti (per una persona):
- un pezzetto di radice di zenzero fresca
- 1 cucchiaio di succo di limone bio
- 2 cucchiaini di miele di acacia bio dop

Svolgimento:
- pulire lo zenzero e tagliarlo a fettine sottini, mettere l'acqua a bollire con lo zenzero per circa 5 minuti, filtrare, aggiungere il limone ed il miele.
Lasciare riposare qualche minuto e gustare.



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giovedì 7 gennaio 2016

Centrifugati dimagranti

Ecco alcune idee per dei centrifugati che ci possono aiutare a perdere peso dopo le feste natalizie, ideali per colazione o per merenda.

Centrifugati dietetico e depurativo: 2 mele, 4 kiwi, 1 cucchiaio di zenzero fresco tritato e 1 cucchiaio di miele di acacia bio dop

Centrifugato per la ritenzione idrica: 2 mele, 2 fette di ananas, 2 gambi di sedano, 2 carote e 1 cucchiaio di miele di acacia bio dop

Centrifugato per intestino pigro: 3 mele, 1 mango ed 1 cucchiaio di miele di acacia bio dop.
Centrifugato stomaco gonfio: 1 finocchio, 2 mele ed 1 cucchiaio di miele di acacia bio dop
Centrifugato per ridurre il colesterolo: 2 kiwi, 2 arance e 1 cucchiaio di miele di acacia bio dop

Il nostro Miele di Acacia Bio Dop della Lunigiana, oltre a dolcificare i centrifugati, ha un forte potere antibatterico che lo rende un ottimo antibiotico naturale, il marchio Biologico e la produzione in una zona completamente incontaminata, garantiscono la totale assenza da pesticidi e da acaricidi.
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Miele e Limone contro la tosse

Sciroppo per la tosse? No, meglio miele e limone!

Lo dice il sindacato dei medici inglesi: la spesa per lo sciroppo si può risparmiare. La tosse passa grazie alle difese immunitarie. Per calmarla bastano i rimedi della nonna    


Secondo i dottori britannici, infatti, i rimedi naturali tradizionali, a base di miele o di succo di limone sono altrettanto efficaci, e soprattutto meno cari. «Le evidenze mediche riguardanti i medicinali contro la tosse sono deboli e nulla permette di dire che essi riducano davvero la durata delle malattie. È per questo che non vale la pena di prescriverli», ha dichiarato al Daily Telegraph Tim Ballard, vice-presidente del Royal College of General Practitioners. Un punto di vista condiviso, tra l’altro, anche dall’NHS, ovvero il servizio sanitario pubblico inglese: «Non esiste alcun mezzo rapido per sbarazzarsi da una tosse causata da un’infezione virale - ha aggiunto Ballard -. I sintomi spariscono generalmente solo dopo che il sistema immunitario ha avuto la meglio sul virus stesso».

Per calmare la tosse è sufficiente:
- un cucchiaio di miele di acacia bio dop
- qualche goccia di limone
 
Prenderlo quando se ne ha la necessità, sia di giorno che di notte.
 
 
Il nostro miele bio lo puoi trovare nel nostro Negozio Ebay - Apicoltura Valle del Lucido 
 

Maschera viso idratante al miele

Questa maschera per il viso, nutre la pelle, la rende più morbida e idratata.
Per questo trattamento per la pelle, è importante scegliere mieli di montagna poiché più sicuri, essendo la zona di produzione distante da ogni tipo di inquinamento ed è importante che il miele sia Biologico perché le analisi di controllo garantiscono l'assenza di inquinanti che potrebbero irritare la pelle.
 
Ingredienti:
- 2 cucchiai di miele di castagno bio
- 2 cucchiai di succo di limone bio

Svolgimento:
Mescolare i due ingredienti ed applicare sul viso pulito con l'aiuto di un dischetto di cotone, formando uno strato sottile sulla pelle, evitando il contorno occhi.
Aspettare circa 15 minuti, dopo di che rimuovere la crema con dell'acqua tiepida.
Ripetere il trattamento ogni 3-4 giorni.

 
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Il miele può essere utile per curare le lesioni cutanee?

Un antico rimedio per curare le ferite infette era quello di spalmarvi sopra del miele.
Recentemente la scienza medica ha riscoperto questo prezioso alimento e il suo utilizzo sempre più diffuso ha dato vita a numerosi studi volti a confermare le sue proprietà antibatteriche e a documentarne l'importanza e il ruolo nel trattamento delle ferite.
Da tutti questi studi sono emersi dati interessanti. E' stato dimostrato che il miele favorisce la guarigione e la riduzione della contaminazione batterica in pazienti con ferite aperte o infette.


Le proprietà mediche e antibatteriche del miele ne fanno un efficace medicamento contro ustioni e ulcere croniche, come ad esempio il piede diabetico. Questo è stato evidenziato in due diversi studi, uno neozelandese della University of Auckland ed uno statunitense della University of Wisconsin.
Già nell'antichità il miele era ampiamente utilizzato per la rimarginazione delle ferite.

Antichi papiri egizi riguardanti le tecniche chirurgiche lo citano come rimedio, così come anche testi greci, cinesi e della medicina ayurvedica tradizionale. Più recentemente, nella seconda guerra mondiale, bendaggi al miele erano comunemente usati come antibiotici locali.
Lo studio condotto dal ricercatore neozelandese Andrew Jull, suggerisce di spalmare il denso liquido ambrato sulle ustioni per ridurre il tempo di guarigione della lesione; nel migliore dei casi si arriva ad anticipare la rimarginazione di quasi quattro giorni. Invece Jennifer Eddy, che sta completando uno studio sull'uso del miele nel trattamento contro le ulcere da piede diabetico all'Università del Wisconsin, afferma che i pazienti potrebbero ritenerlo parte di una terapia alternativa o per lo meno prenderlo in considerazione in seguito ad una reazione avversa ad altri trattamenti locali.
Il miele secca le ferite e contiene perossido di idrogeno: entrambe queste proprietà contribuiscono all'eliminazione dei batteri. “L'uso topico del miele è più economico di altri interventi, ad esempio degli antibiotici orali, comunemente utilizzati e che spesso hanno effetti collaterali deleteri per il paziente”, spiega la Eddy.
Le capacità antibatteriche e curative del miele sono dunque state confermate da diversi studi. Ora, tuttavia, il dolce fluido prodotto dalle api viene sperimentato con successo anche in un ospedale in Francia, precisamente nel nosocomio di Limoges.
Per curare le ferite e le ulcere dei pazienti ricoverati o operati, il dott. Bernard Descottes, capo del Dipartimento di chirurgia interna e trapianti dell'ospedale di Limoges, ha sperimentato come pioniere questa “apiterapia”, trovando più efficaci i mieli di timo e di melata, dopo averne provati diversi tipi.
Il dott.Descottes ha curato con successo le ulcere e le piaghe di difficile cicatrizzazione di oltre 3mila persone, grazie al perossido di idrogeno e alle molecole benefiche del miele: lo zucchero contenuto nella squisita sostanza cicatrizza le ferite asciugandole per osmosi, mentre altri composti organici agevolano la produzione di citochine e interleuchine precicatrizzanti.
Il medico francese sperimenta la cura a base di miele fin dal 1984, con ottimi esiti terapeutici sui pazienti: per queste sue ricerche e applicazioni mediche, Descottes è divenuto presidente dell'associazione francese di apiterapia.
Il protocollo terapeutico specifico usato a Limoges consente cure 2 volte più rapide e 100 volte meno costose delle medicazioni grasse.
Il miele, inoltre, sembra avere benefici effetti sulle parodontopatie e sulle gengiviti, oltre a essere utile nel prevenire le lesioni conseguenti a una laparoscopia oncologica.
Il dolce fluido prodotto delle api è dunque un vero toccasana per la nostra salute: non solo cura raffreddori, tosse e mal di gola, ma aiuta anche a far rimarginare le ferite e nella terapia contro le ustioni e le ulcere croniche.
La sua squisita bontà, oltretutto, è in grado di stimolare la nostra golosità, metterci di buon umore e non farci ingrassare: contrariamente a quanto comunemente si pensa, infatti, il miele è ricco di sostanze nutritive essenziali e non è eccessivamente calorico.


Fonte: www.italiasalute.it/

 
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mercoledì 6 gennaio 2016

Storia dell'idromele


L’idromele è la più antica bevanda alcolica, prima che la diffusione della vite, nel bacino del Mediterraneo ed in Europa, introducesse l'uso del vino. Si diffuse ampiamente nella preistoria, soprattutto nelle pianure settentrionali ed orientali dell’Europa, anche in zone climatiche fredde.
La sacralità dell'ape, quale animale messaggero celeste che trasforma il sole in miele, e la sacralità dell'acqua vista come la linfa vitale che scorre nelle vene della madre terra, rendono l’idromele sacro 
presso i Celti, come essenza del divino nell’unione fra cielo e terra. Nella mitologia indoeuropea, l’idromele è la bevanda tipica dell’aldilà, nel mondo celtico come in quello germanico, ed è simbolo di immortalità.


Nell’Europa celtica esso era bevuto dai Druidi e dalle tribù nelle cerimonie sacre che scandivano il ritmo delle stagioni. L'uso era finalizzato ad ottenere l'ebbrezza alcolica per potersi avvicinare al divino fino ad incontrarlo.
In molte tombe principesche dell'Europa del VI°-IV° secolo a.C. sono stati trovati recipienti con resti d’idromele quale riserva del defunto per il Sidhe, l'aldilà celtico. La scelta di tale bevanda per la tomba di Principi indica quale fosse il suo valore simbolico di immortalità, la sua raffinatezza e preziosità. 

Il consumo d’idromele è rimasto diffuso anche in territorio piemontese fino a tutto il medioevo, ove, soprattutto in occasione dei matrimoni, nel mese lunare successivo alla cerimonia, veniva consumato dagli sposi nella convizione che potesse dare forza alla coppia nella procreazione di eredi maschi. Per questo motivo ancora oggi si usa definire il primo periodo dopo il matrimonio "Luna di miele".
L’idromele viene descritto nell’epica indoeuropea come spumeggiante, e il rinvenimento negli scavi archeologici di corni potori e bicchieri alti e stretti sembra confermare questo dato, poiché questi recipienti ben si adattano alla conservazione dell’effervescenza.

Qui potete trovare la nostra ricetta per fare l'idromele:  http://incucinaconleapi.blogspot.it/2015/11/idromele-di-castagno.html

Fonte: http://www.idromele.net/

Grappa al Mele di Acacia

Ecco una ricetta per un buon digestivo profumato perfetto per scaldarsi nelle fredde serate invernali.



Ingredienti:
- 750 ml di grappa
- 400 gr di miele di Acacia Bio dop della Lunigiana
- 1 stecca di cannella
- la scorza di un arancia bio

Svolgimento;
In un contenitore ermetico far macerare  la grappa con la cannella e la scorza di arancia per circa 10 giorni, scuotendo il vasetto di tanto in tanto.
Trascorso il tempo, filtrare la grappa ed unirla al miele mescolando bene, far scaldare il tutto a bagnomaria per sciogliere il miele e quando il composto sarà omogeneo, spegnere il fuoco e far raffreddare.
Imbottigliare, conservare in un posto buio e gustare dopo circa 3 mesi.


Il miele di acacia bio dop lo puoi trovare nel nostro Negozio ebay: Negozio Ebay - Apicoltura Valle del Lucido

sabato 2 gennaio 2016

La vera cioccolata calda...con miele di castagno!


Ingredienti per 2 persone:
- 250 ml Latte intero                                    
- 60 gr Cioccolato fondente                                          
- 10 gr Cacao amaro in polvere                                        
- 10 gr di Amido di mais           
- 1 cucchiaio abbondante di miele di Castagno Bio
- un pizzico di cannella in polvere
 
Svolgimento:
Versare il latte intero in un pentolino, l’amido, il cacao e la cannella setacciati, mescolando con una frusta ed aggiungere infine il miele di Castagno Biologico.

 

In un altro pentolino spezzettare il cioccolato e scioglierlo a bagnomaria.
 Quando il latte sarà sul punto di bollire, unire il cioccolato fuso, mescolare con una frusta e fare addensare il composto.
Gustare ben calda aggiungendo a piacere altro miele di castagno.




Il miele di castagno bio visita il nostro Negozio Ebay - Apicoltura Valle del Lucido 

Caramelle al miele senza zucchero

Ecco una ricetta per delle caramelle buonissime con il gusto di una volta, possiamo darle anche ai nostri bambini a cuor leggero dato che non contengono tutte le schifezze delle caramelle comuni, invece queste fanno pure bene dato che sono al miele!



Ingredienti:
- 100 gr di miele di acacia bio (o altri tipi di miele per variare il sapore)
- mezzo cucchiaino di latte
- carta da forno





Svolgimento:
Versare in una pentola il miele ed il latte e mescolare bene. Far scaldare il tutto a fuoco medio, dopo alcuni minuti il composto farà delle bollicine, poi cambierà colore e diventerà da bianco ad ambrato, per vedere se è pronto, versare in un bicchiere d'acqua qualche goccia del miele caramellato e se si indurisce significa che è pronto.
Versare con un cucchiaio il miele caramellato sulla carta da forno creando così delle caramelle a forma di gocce (dimensione media 2 cm).
Per fare dei lecca lecca fare la stessa cosa, pero' formare delle gocce un po' piu' grandi (3- 4 cm circa) e posarci sopra uno stuzzicadente.
Per confezionare le caramelle usiamo la carta da forno tagliata a quadratoni.
Confezionati durano circa un giorno, rischiano di sciogliersi con l'umidità.



Il nostro miele lo puoi trovare nel negozio online Lunezia Cosmetics!


L'importanza delle api

Le api sono responsabili del 70 % circa della impollinazione delle specie vegetali, garantendo il 35% circa della produzione di cibo nel mondo.
L'esistenza dell'ape oggi è minacciata a causa dell'uso in agricoltura di pesticidi e dalla presenza dell'acaro "varroa distructor", se non fosse per l'apicoltura moderna, infatti, l'ape si sarebbe praticamente estinta, vista la quasi totale scomparsa delle colonie naturali.


L’impollinazione entomofila

A garantire l’impollinazione sono le api. Così come mosche, le api, le farfalle e gli scarabei sono tutti insetti impollinatori.
Le api si nutrono del nettare presente nei fiori e, grazie al loro corpo peloso, si ricoprono di polline fiorifero. Nello spostarsi da un fiore all’altro, le api trasportano il polline e favoriscono così il processo riproduttivo delle piante. Questo tipo di impollinazione si chiama entomofila, mentre quella
garantita dal vento si chiama anemofila.


Esistono due tipi di api: selvatiche e domestiche
Le api domestiche producono il miele e lo accumulano, così che anche noi possiamo beneficiarne.
Le api selvatiche, invece, producono il miele solo ed esclusivamente per il proprio sostentamento e non ne accumulano scorte.

Le api selvatiche sono i più importanti insetti impollinatori e determinano, con i loro viaggi da un fiore all’altro, una notevole variabilità dal punto di vista genetico nelle piante visitate.
Purtroppo, negli ultimi anni, è diventato evidente che le api selvatiche sono in pericolo. Il loro numero sta diminuendo per cause diverse – si parla di un calo del 40%. Le principali minacce alla vita delle api sono la scomparsa dei loro habitat naturali, l’uso di pesticidi in agricoltura, le malattie e i parassiti che possono infettarle e i cambiamenti climatici.
Sulla base di quanto detto in precedenza sul concetto di biodiversità, apparirà chiaro quanto importanti siano questi insetti e gli effetti negativi di una loro diminuzione.
La rivista «Scienze», nel mese di febbraio 2013, ha pubblicato uno studio che sottolinea come una mancata impollinazione dei fiori a opera di insetti selvatici come le api, determini una minore produzione di piante comunemente consumate nell’alimentazione umana.
Lo studio ha messo a confronto campi coltivati visitati e non visitati da insetti impollinatori. I campi visitati da api selvatiche erano maggiormente produttivi.

Cit: http://invitoallanatura.it/2013/limportanza-delle-api/

Composizione del miele e proprietà

Per millenni, ha rappresentato l'unico alimento zuccherino concentrato disponibile. Le prime tracce di arnie costruite dall'uomo risalgono al VI millennio a.C. circa.
Anche nell'antico Egitto il miele era apprezzato, e le prime notizie di apicoltori che si spostavano lungo il Nilo per seguire con le proprie arnie la fioritura delle piante risalgono a 4000 anni fa (in una tomba egizia è stato trovato un barattolo di miele vecchio di 3300 anni, perfettamente commestibile). Dalla lettura dei geroglifici è noto che ricette a base di miele erano impiegate non solo ad uso alimentare ma anche medico (cura dei disturbi digestivi, unguenti per piaghe e ferite).
I sumeri lo impiegavano in creme con argilla, acqua e olio di cedro, mentre i babilonesi lo impiegavano per cucinare: erano diffuse infatti le focaccine fatte con farina, sesamo, datteri e miele.
La medicina ayurvedica, già tremila anni fa, considerava il miele purificante, afrodisiaco, dissetante, vermifugo, antitossico, regolatore, refrigerante, stomachico e cicatrizzante. Per ogni specifico caso era indicato un differente tipo di miele: di ortaggi, di frutti, di cereali o di fiori.
I Greci lo consideravano "cibo degli dei", e dunque rappresentava una componente importantissima nei riti che prevedevano offerte votive. Omero descrive la raccolta del miele selvatico; Pitagora lo raccomandava come alimento per una vita lunga.
I romani ne importavano grandi quantitativi da Creta, da Cipro, dalla Spagna e da Malta.
Veniva utilizzato come dolcificante, per la produzione di idromele, di birra, come conservante alimentare e per preparare salse agrodolci.
Nella alimentazione medievale il miele aveva un ruolo ancora centrale, seppure ridotto rispetto all'antichità, ed era usato principalmente come agente conservante oltre che dolcificante.
Il miele fu gradualmente soppiantato come agente dolcificante nei secoli successivi, soprattutto dopo l'introduzione dello zucchero raffinato industrialmente.
Recentemente in virtù delle proprietà terapeutiche il miele sta in parte ritornando in voga.


Principi nutritivi contenuti nel miele

I principali componenti del miele sono:
- Glucosio
- Fruttosio
- Acqua
- Polline

Zuccheri ed apporto calorico

Gli zuccheri sono presenti in quantità variabile ma in media intorno al 70%-80%.
La presenza di fruttosio dona al miele un potere dolcificante superiore allo zucchero raffinato ma anche una fonte di energia che il nostro organismo può sfruttare più a lungo. Infatti, per essere utilizzato, deve essere prima trasformato in glucosio e, quindi, in glicogeno, il "carburante" dei nostri muscoli. Il miele è dunque consigliabile agli atleti prima di iniziare un'attività fisica, grazie anche all'apporto calorico di circa 300 calorie per 100 grammi. Lo zucchero raffinato, rispetto al miele, contiene invece saccarosio, che è un disaccaride composto da glucosio e fruttosio, ed è privo di vitamine ed oligoelementi.

Oligoelementi

Nel miele esiste una discreta presenza di oligoelementi (quali rame, ferro, iodio, manganese, silicio, cromo, presenti soprattutto nei mieli più scuri), vitamine (A, E, K, C, complesso B), derivati dell'acido caffeico enzimi e sostanze battericide (acido formico) ed antibiotiche (germicidina): queste ultime categorie di sostanze permettono in particolare al miele di essere conservato a lungo, e ne giustificano l'utilizzo come disinfettante naturale. Sono presenti tracce di olii volatili, da cui dipendono le proprietà organolettiche.


Proprietà farmacologiche e curative

Azione antibatterica

È nota da tempo l'azione antibatterica del miele, dovuta alla sua elevata concentrazione zuccherina e al pH acido, e quella delle soluzioni di miele, grazie all'azione della glucosidasi contenuta: questo enzima, inattivo nel miele puro, in soluzione si attiva, trasformando il glucosio in acido gluconico e acqua ossigenata. Questo accorgimento è dovuto alla necessità di proteggere il miele in formazione dai batteri, quando ancora non agiscono l'acidità e la concentrazione di zuccheri.

Il miele oltre ad essere uno straordinario alimento naturale, offre anche altri vantaggi, come ad esempio:
  • evidenti miglioramenti nei processi digestivi,
  • negli stati di convalescenza,
  • nel metabolismo,
  • nella crescita dei ragazzi.
E’ stata inoltre dimostrata l’azione benefica del miele sull’assimilazione e sulla fissazione dei sali minerali da parte dell’organismo, in particolare del calcio. Tra le proprietà più spiccate del miele possiamo anche elencare quella emolliente, febbrifuga, sedativa, diuretica, antianemica, dinamogenica.
In conclusione il miele è proprio un toccasana: oltre a costituire un formidabile alimento naturale, serve per curare con dolcezza tanti piccoli malanni, dona morbidezza alla pelle nell’uso cosmetico, è benefico nella cura dei capelli, calma i nervi e la tosse. Una panacea irripetibile in natura.

Proprietà specifiche

Nella medicina erboristica, il miele è suggerito per la cura del sistema emopoietico (grazie alla ricchezza di sali), del sistema cutaneo (favorisce la cicatrizzazione e l'idratazione), del sistema nervoso (migliorerebbe sonno e concentrazione), dell'apparato respiratorio (contro tosse e catarro, sciolto in latte o tè), dell'apparato circolatorio (si presuppone abbia un'azione ipotensiva), dell'apparato digerente (regolarizzerebbe l'attività escretoria dei succhi gastrici e della flora batterica, migliorerebbe l'assorbimento di calcio e magnesio, sarebbe leggermente lassativo fatta eccezione per quello di lavanda o castagno).
Sebbene qualsiasi tipo di miele sia ritenuto utile per alleviare i disturbi sopracitati, dalla flora nettarifera, cui si aggiunge una più o meno lunga stagionatura, dipendono proprietà farmacologiche più specifiche: il miele d’acacia sarebbe disintossicante e antinfiammatorio delle vie respiratorie, quello di tiglio avrebbe proprietà sedative e sarebbe utile contro l'emicrania, il miele d’eucalipto sarebbe espettorante, vermifugo e antitosse, quello d’erica diuretico ed antianemico, quello di lavanda risulterebbe utile sulle bruciature per uso esterno, il miele di conifera sarebbe utile contro le affezioni respiratorie, il miele di biancospino verrebbe consigliato contro ansia ed insonnia, quello di castagno sarebbe utile contro la cattiva circolazione.

In Italia per legge, al miele non si può né aggiungere né sottrarre alcuna sostanza, lasciandolo naturale al 100%.

Fonti: https://it.wikipedia.org/ e http://www.inerboristeria.com/



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L'apicoltura oggi

L'apicoltura moderna da noi utilizzata, permette di estrarre i preziosi prodotti dell'alveare, senza danneggiare le api; un tempo uccise per estrarre il miele dai "bugni villici"; inoltre se non fosse per l'apicoltura moderna, l'ape si sarebbe praticamente estinta, vista la quasi totale scomparsa delle colonie naturali a causa dell'acaro "varroa distructor" e dai pesticidi usati ormai ovunque in apicoltura.

L'arnia è composta dal nido (vedi figura) dove si trova la regina con le api, la covata e le scorte di polline e miele, mentre nel melario viene depositato esclusivamente miele.


Il miele estratto per il consumo umano è esclusivamente quello del melario, per non nuocere alle api e per non togliere le scorte che servono alla famiglia di api.



 
 

Come viene prodotto il miele?

Il miele è un alimento prodotto dalle api. Viene prodotto a partire dal nettare (che è prodotto dalle piante da fiori) e dalla melata (che è un derivato della linfa degli alberi).
Per le piante, il nettare serve ad attirare vari insetti impollinatori, allo scopo di assicurare la fecondazione dei fiori. Le api possono raccogliere il nettare solo da alcuni fiori, che sono detti melliferi.
La composizione dei nettari varia secondo le piante che li producono. Sono comunque tutti composti principalmente da glucidi, come saccarosio, glucosio e fruttosio, e acqua.
La produzione del miele comincia nell'ingluvie dell'ape bottinatrice (la cosiddetta borsa melaria), dove il nettare raccolto viene accumulato.


Giunta nell'alveare, l'ape rigurgita il nettare, che a questo stadio è ancora molto liquido.
Il compito passa alle api operaie, che per 30 minuti digeriscono il nettare scindendo gli zuccheri complessi in zuccheri semplici, utilizzando enzimi come l'invertasi, la quale ha la proprietà di idrolizzare il saccarosio in glucosio e fruttosio.
L'elaborazione del nettare viene ultimata con la sua disidratazione, per prevenire la fermentazione.
A questo scopo, le api operaie lo depongono in strati sottili sulla parete delle celle.
Le api ventilatrici mantengono nell'alveare una corrente d'aria che provoca l'evaporazione dell'acqua. Il miele impiega in media 36 giorni per maturare, ma la durata varia a seconda dell'umidità iniziale del nettare. Viene quindi immagazzinato in altre cellette che, una volta piene, saranno sigillate (opercolate).
 
Si dice che per fare un chilo di miele 60.000 api viaggiano fino a 100.000 km complessivamente, per scegliere il nettare giusto per creare questa delizia.

La lavorazione dell'uomo inizia dove finisce quella dell'ape, dopo che le api hanno immagazzinato ed opercolato il miele nei favi.

Estrazione dei melari
 

Le api accumulano il miele prodotto nei favi contenuti nei melari. Al momento opportuno l'apicoltore decide di toglierli dall'arnia per portarli in laboratorio ed iniziare l'estrazione del miele. Questa fase comporta la necessità di togliere le api contenute nel melario con delle metodologie per non nuocere all'alveare.

Stoccaggio dei melari
Una volta tolti dalla loro posizione, i melari vengono portati in laboratorio ed accatastati. In questo momento è opportuno controllare il grado di umidità del miele. Se risultasse troppo umido occorrerebbe procedere alla fase di deumidificazione.

Disopercolatura

 
I favi dei melari sono generalmente opercolati, ovvero con le cellette chiuse con un tappo di cera. Occorre togliere questo "tappo" per permettere al miele di fuoriuscire. Questa operazione viene effettuata manualmente con una apposita forchetta o coltello, oppure attraverso un procedimento meccanizzato.

Smielatura
Una volta disopercolate le celle, i telaini vengono posti nello smielatore che, grazie alla forza centrifuga, fa fuoriuscire il miele. Dallo smielatore il miele viene convogliato nei maturatori.

Filtraggio
 Il miele viene versato nei maturatori passando attraverso i filtri che raccolgono i residui di cera.
 
Decantazione del miele
Nella fase di smielatura il miele acquista aria che viene eliminata nella fase di decantazione: nel maturatore il miele decanta

Invasettamento
Una volta tornato limpido per l'eliminazione dell'aria e prima che inizi la cristallizzazione il miele può essere invasettato (per la vendita al dettaglio) o versato in latte o fusti (per la vendita all'ingrosso).
 
Conservazione
Grazie alle qualità di antibatterico naturale, il miele è un alimento che naturalmente ha una lunga conservazione. Tuttavia, sono possibili alcune alterazioni dovute principalmente a:
- umidità;
- luce;
- calore.
L'umidità favorisce la fermentazione, che pur alterando il miele, può essere utilizzata per produrre l'idromele. La temperatura invece influenza direttamente l'aroma e i principi nutritivi. Analogo discorso vale per la luce diretta, quindi è opportuno conservare il miele in recipienti scuri o al chiuso.
Nonostante queste variabili il miele, se conservato in ambiente sigillato può durare praticamente per millenni, per esempio in una tomba egizia fu rinvenuto un barattolo di miele vecchio di 3300 anni, perfettamente commestibile.

La legge italiana
Il miele, per la legge italiana, non può subire aggiunte di sorta, e gli unici trattamenti a cui può essere sottoposto sono:
  • estrazione dai favi per forza centrifuga;
  • decantazione;
  • filtraggio;
  • cristallizzazione guidata.
I trattamenti termici, utilizzati per mantenere il miele allo stato liquido, privano il miele di molti principi nutritivi. È quindi preferibile l'utilizzo di miele cristallizzato o cremoso al di fuori del periodo di produzione.


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Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Miele